La Regione Veneto, e con essa grandi Comuni come Roma, Milano, Bologna, Napoli, Torino, Verona e Firenze, si sono mossi per dare certezza giuridica alla norma del DLgs 152/2008 sulle opere di urbanizzazione a scomputo, in vigore dal 16 ottobre scorso ma con dubbi interpretativi tali da mettere a rischio i piani urbanistici. La scelta fatta da tutti e stata quella di consentire che anche i privati, oltre al Comune, possano gestire le gare per realizzare le opere (reti dei servizi, strade, scuole). Il terzo decreto correttivo del Codice appalti, in seguito alla procedura di infrazione europea, ha stabilito che le opere a scomputo devono essere sempre affidate con gara, sia sopra che sotto soglia. Ma non e` chiaro se oltre al Comune possa essere lo stesso titolare del permesso di costruire a gestire le gare. In questa direzione si sono mossi, invece, i principali Comuni italiani, e tra le Regioni il Veneto.